SCUSA SE TE LO CHIEDO

di Lorenzo Parolin[L8/691]

 

Tu che sai di politica, di economia, di industria, di commercio e di scienza; tu che ti sei posizionato nei posti migliori e che da lì pontifichi e dirigi; tu che sei troppo occupato per dedicarti alle cose dello spirito; tu, ti sei mai chiesto se sei fuori o dentro il sacco?
Quale sacco!?
Ho capito, vi sei ben chiuso dentro, come del resto lo siamo tutti, ma non te n’accorgi perché nella gerarchia sociale degli insaccati occupi i posti comodi in alto anziché subire schiacciamenti in quelli scomodi in basso. In realtà non sei libero, hai solo una catena un po’ più lunga degli altri.
Il sacco a cui alludo è quello che usa il Male per nascondere agli uomini l’esistenza della realtà soprannaturale . Chi vi stia dentro, ma che di professione non faccia il servo, bensì il padrone, difficilmente vorrà ammettere di essere schiavo collaborante del Maligno: ne subirà piuttosto le conseguenze. Diversa è la condizione di chi è schiavo dei padroni e anche del Male . Nel tentativo di svincolarsi dai primi verrà a contatto con la parete di tela in questione, sbircerà attraverso la trama fitta di quel sacco e si riempirà gli occhi di luce. Fisicamente resterà sempre schiavo, ma spiritualmente respirerà libertà.

 

[rif. www.lorenzoparolin.it L8/691]